La prima tradizione popolare che balza alla mente parlando della valle Trompia è senz’altro la caccia. Ciò che fa di una semplice attività una vera e propria tradizione è la sua primaria necessità, via via mantenuta anche in mancanza di un vero e proprio bisogno immediato. Così è stato per i seguaci di Diana della Valtrompia, che per secoli hanno attinto le proteine animali dalla selvaggina e uccellagione abbattuta o catturata e oggi, pur tra mille paletti e burocrazie, continuano ad amare questo richiamo ancestrale che ad ogni autunno fa risuonare i nostri monti delle schioppettate secche e reiterate. Vari i sistemi adottati nel tempo: roccoli, reti, archetti, richiami e, naturalmente, fucili, capanni, cani.
Oltre l’attività venatoria in questa sezione vengono esaminati miti, leggende e storie popolari tipiche della nostra valle. E accanto a queste le sagre, le fiere e le feste di carattere religioso o profano. Attraverso lo spettacolo dei burattini oppure nel colorito carnevale, nello spirito medievale delle giostre cavalleresche o nel raccolto e orante svolgersi delle processioni si è perpetrato ed è giunto sino a noi, talvolta con rievocazioni tal’altra sotto forma di quasi intatta genuinità popolare, lo spirito dell’autentica tradizione trumplina.
Così come nel quotidiano viavai sopravvivono ancora in certe taverne, bar e osterie antichi giochi di carte e la morra, pur nell’elenco dei giochi proibiti. Accanto a questi giochi ancora vivi altri sono quasi del tutto defunti, come i dadi. E simulacri di giochi d’infanzia, soppiantati da automobiline telecomandate, prodotti di terre mandarine (e malandrine!), ecco i vecchi giocattoli, dal cavalluccio alle bambole di pezza. Tra i giochi che vanno scomparendo (ma talvolta vengono recuperati) la pallamano bresciana o tamburello (bàla).
E infine un’occhiata, un po’ nostalgica, alla cucina popolare valtrumplina (le recete de na olta), alle usanze popolari, alla religiosità degli umili, alla farmacopea (gli intrugli della nonna), ai costumi e agli indumenti (quanto prezioso era sino a pochi decenni or sono possedere un paio di scarpe nuove!), ai riti religiosi, in particolare i matrimoni e gli ex voto, tradizione quest’ultima viva in tutta Italia e prospera in passato anche in valle Trompia.
Dunque una panoramica complessa e variegata di atti, miti, usi e riti che insieme compongono la tradizione della nostra terra. Tutto ciò, ed altro ancora, nella sezione settima del sito. Buona lettura!
 
 
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