Non molte le manifestazioni artistiche della seconda metà dell’ottocento in valle. Tra le indirette sono le opere dello scultore e pittore Ximenes che ci lasciò testimonianza della presenza di Giuseppe Zanardelli in Valle Trompia, in particolare firmando un busto dello statista conservato nel municipio gardonese e un ciclo di pitture presso la villa dello stesso Zanardelli a Gardone Riviera, aventi come tema la visita di Zanardelli con re Umberto I in Valle Trompia nel 1890.
All’interno delle chiese trumpline poi proseguono gli arricchimenti ottocenteschi di paramenti sacri, suppellettili, arredi e strumenti sacramentali (ostensori, reliquari, candelabri, confessionali, turiboli ecc.). Importanti anche alcune installazioni di organi, ad esempio il Serassi nella chiesa di Piano di Bovegno (1856) e il monumentale Sgritta nella parrocchiale di Pezzate (1872). Non mancarono gli ampliamenti nelle chiese. A titolo d’esempio l’allungamento della chiesa di Ville a Marmentino (1864).
Nei centri dell’alta valle, contrassegnati da un notevole impulso turistico grazie alla buona pubblicità promossa dall’onnipresente Zanardelli, fioriscono seconde case improntate allo stile “liberty” allora in voga oppure a un neogotico leggero; famiglie della Roma bene quali i Chigi e i Torlonia in estate passano alcune settimane nei freschi alloggi di Bovegno dove sgorga la fonte Buana, o a Collio dove nel 1877 viene edificato il Grand Hotel Mella.
Sotto il profilo scientifico va segnalata l’inaugurazione dell’osservatorio meteorico a Memmo (Collio) per iniziativa di don Giovanni Bonomini (1899).

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